Cesta de la compra

Porte Aperte

Autor Leonardo Sciascia

Editorial ADELPHI

Porte Aperte
-10% dto.    16,60€
14,94€
Ahorra 1,66€
No disponible, consulte disponibilidad
Envío gratis a partir de 19€
España peninsular

"A Palermo, verso la fine degli Anni Trenta, ""un crimine atroce e folle, di cui è protagonista un personaggio vinto quanto quelli di Verga e sgradevole quanto quelli di Pirandello"". La macchina giudiziaria si muove - e sin dall'inizio aleggia sul ...

Leer más...
  • Editorial ADELPHI
  • ISBN13 9788845902628
  • ISBN10 8845902625
  • Tipo LIBRO
  • Páginas 109
  • Año de Edición 2009
  • Idioma Italiano
  • Encuadernación Rústica

Porte Aperte

Autor Leonardo Sciascia

Editorial ADELPHI

"A Palermo, verso la fine degli Anni Trenta, ""un crimine atroce e folle, di cui è protagonista un personaggio vinto quanto quelli di Verga e sgradevole quanto quelli di Pirandello"". La macchina giudiziaria si muove - e sin dall'inizio aleggia sul ...

-10% dto.    16,60€
14,94€
Ahorra 1,66€
No disponible, consulte disponibilidad
Envío gratis a partir de 19€
España peninsular

Detalles del libro

"A Palermo, verso la fine degli Anni Trenta, ""un crimine atroce e folle, di cui è protagonista un personaggio vinto quanto quelli di Verga e sgradevole quanto quelli di Pirandello"". La macchina giudiziaria si muove - e sin dall'inizio aleggia sul processo l'ombra della condanna a morte. In Italia ""si dorme con le porte aperte"": era questa una delle più sinistre massime del regime, che molto teneva a sottolineare, in mancanza della libertà, il proprio culto dell'ordine. Ma, trasportata a Palermo, 'città irridimibile', quella massima assume subito altri significati. Qui ""aperte sicuramente restavano le porte della follia"". E, contraparte della follia, qui regna una vischiosità di rapporti che inficia ogni gesto, ogni parola. Eppure, proprio qui si profila un personaggio che rappresenta l'opposto: il 'piccolo giudice' che, trovatosi tra le mani quel delicato processo dove le autorità tenevano ad applicare la pena di morte, quale prova della loro fermezza morale, testardamente si oppone, soltanto perché ha un'idea netta e precisa della Legge. In queste pagine, che vibrano di un occculto furore, Sciascia ci fa avvicinare ancora una volta, e più che mai, al cuore nero e opulento della Sicilia, scenario e 'humus' di una vicenda che ""assurge a significare la pena del vivere, lo squallore e l'indegnità di quegli anni, la negazione della giustizia""."