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Res publica servanda est. La svolta dei Gracchi tra prassi política e violenza nella riflessiones storiografica

Autor Chantal Gabrielli

Editorial PRENSAS UNIVERSITARIAS DE ZARAGOZA

Res publica servanda est. La svolta dei Gracchi tra prassi política e violenza nella riflessiones storiografica
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  • Verlag PRENSAS UNIVERSITARIAS DE ZARAGOZA
  • ISBN13 9788413404714
  • ISBN10 8413404711
  • Gegenstandsart Buch
  • Buchseiten 230
  • Sammlung LIBERA RES PUBLICA #7
  • Jahr der Ausgabe 2022
  • Sprache Italienisch
  • Bindung Gebunden
  • Zielgruppe Höhere Bildung oder Universität

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Buch Details

Come può essere legittimato l?assassinio di un magistrato? Come giustificare l?eliminazione fisica di un esponente della classe dirigente e membro di una famiglia importante dell?aristocrazia senatoria? Questi gli interrogativi che tormentarono la nobilitas romana all?indomani della morte prima di Tiberio Sempronio Gracco e poi, a una decina di anni di distanza, del fratello Gaio. Entrambi vennero uccisi nel pieno della loro funzione di tribuni della plebe. La violenza era entrata nell?agone politico e, aspetto non secondario, l?uso della violenza si era manifestato all?interno dell?élite. Ne seguì una riflessione che cercò di inserire la violenza nel processo storico, giustificandone e legittimandone ogni forma di manifestazione, anche la più brutale. Venne stabilito un ?prima? e un ?dopo?: i Gracchi separavano un passato idealizzato come un?età dell?oro da un presente e un futuro segnati dalla decadenza, dal declino e da una possibile fine dell?egemonia politica della nobilitas. Si mise in atto un processo, finemente costruito, di colpevolizzazione dell?avversario politico ?l?accusa più grave era quella di aspirare alla tirannide? per avallare l?aggressione armata, secondo una modalità sperimentata dagli antichi, che purtroppo continua ancora oggi a essere perseguita. Il libro offre, dunque, un?analisi sulla violenza sotto diverse prospettive, che ne riflettono la complessità e vanno intrecciandosi fra loro nel tessuto narrativo: dalla violenza reale contro le persone, alla sua interpretazione come parametro della crisi della res publica, e infine come categoria giuridica e oggetto di una specifica normativa diretta ad arginarne il ricorso indiscriminato e la presenza di armi in luoghi pubblici.

RINGRAZIAMENTI
PREMESSA
I CAPITOLO
LA POLITICA NELLA TARDA REPUBBLICA
1.1. Una democrazia in vilico
I.2. Prassi politica e violenza
II CAPITOLO
L?IRROMPERE DELLA VIOLENZA
2.1. Una nuova cesura storiografica: le Gracchanae seditiones
2.2. Fonti a confronto: epoca graccana e postgraccana
2.3. Fonti a confronto: I secolo a.C.
2.4. Fonti a confronto: età imperiale
III CAPITOLO
UN MODUS NUOVO
3.1. Memoria collettiva e consenso
3.2. Un modus nuovo
3.3. Formule di assoluzione
3.4. Aspirazioni tiranniche e violenza popularis
3.5. Una morte lecita
3.6. Causa di divisione
3.7. Homines seditiosi
3.8. Spingersi ?oltre?
3.9. Denigrazione familiare
3.10. Il delitto politico dai Gracchi al cesaricidio
IV CAPITOLO
UNA RES PUBLICA DA SALVARE
4.1. Il senatus consultum ultimum e la legittimazione della repressione della violenza: le tappe di un processo storiografico.
4.2. Hostes populi Romani
4.3. Intenzionalità nell?uso della violenza armata e organizzata
4.4. La negazione del ius provocationis
4.5. Uno stato di emergenza
4.6. Delitti politici e conseguenze giudiziarie
4.7. Reazioni del popolo e violenza
V CAPITOLO
VIOLENZA E PRAGMATISMO GIURIDICO
5.1. Violenza lecita e violenza illecita nel diritto romano
5.2. La legislazione de vi
5.3. Il crimen vis attraverso la testimonianza di un privato cittadino
VI CAPITOLO
LA PRATICA DELLA ?NONVIOLENZA?
6.1. La protesta contro la vis
6.2. Filosofia e nonviolenza attiva di Catone Uticense
6.3. Una prassi politica alternativa
6.4. Luci e ombre di un ?nonviolento?
CONCLUSIONI
BIBLIOGRAFIA
INDICE DELLE FONTI
INDICE DEI NOMI
INDICE DEI SOGGETTI