Edita sotto l'égida di "Piemont/Europa", questa Grammatica vuole rispondere alla raccomandazione che l'Assemblea del Consiglio d'Europa ha rivolto ai Paesi membri in data 7 ottobre 1981 con il Documento n. 4745 sui "Problemi di Educazione e Cultura connessi in Europa alle Lingue Minoritarie, Regionali e dei Dialetti".
Nello stesso tempo vuole offrire agli insegnanti del Piemonte uno strumento perchè possano avvicinarsi ed avvicinare agli allievi (quasi tutti, ormai, piemontesi di nascita) alla lingua, alla letteratura e alla cultura piemontese.
Ciò, per sopperire al silenzio assoluto dell'autorità statale in merito alla salvaguardia ed alla promozione delle Lingue Minoritarie e Regionali. Ci pare, infatti, dovere primo dell'uomo conoscere se stesso, la propria casa, il proprio paese, il proprio ambiente (e pertanto, la propria lingua, la propria cultura e la propria storia), prima di confrontarsi ed accogliere, per arricchirsi, la lingua, la letteratura e la cultura altrui.
Conoscere la propria ricchezza culturale significa farsi portatore di cultura e contribuire al patrimonio culturale comune.
Crediamo, pertanto, doveroso ringraziare, innanzitutto, la Comunità Europea ed, anche, la Regione Piemonte per il contributo che ci consente di stampare per le scuole del Piemonte questa Grammatica della Lingua Piemontese, testimonianza, oltre che della originalità della nostra lingua, anche della vitalità della nostra letteratura e della nostra cultura, una pur nella diversità delle espressioni locali.
E "Grazie!" vogliamo anticipare a quanti contribuiranno a diffonderla. tanto da aggiungere in ogni àula di ogni istituto scolastico del Piemonte.

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